
VIVAIO
COLTIVARE IL TEATRO IN CITTÀ
dal 18 al 20 LUGLIO 2025 a TERLIZZI (BARI)
Un progetto di VICOQUARTOMAZZINI e ZORBA Cooperativa Sociale
Direzione artistica Michele Altamura
con il sostegno di Ministero della Cultura, SIAE e patrocinio del Comune di Terlizzi
Media Partnership Rai Radio 3
18 LUGLIO ore 21 📍 Ex seminario vescovile
LA COSTANZA DELLA MIA VITA
di e con Pietro Giannini
C’è una famiglia che si sfalda lentamente. Ci sono due genitori, entrambi cambiati. C’è una sorella che è partita. E poi c’è un figlio, che è anche un fratello e che è un bambino, che racconta una storia in apparenza elementare.
La costanza della mia vita è il racconto di un costante processo di separazione famigliare, il tutto filtrato da occhi e orecchie ancora abituati alle favole. Il protagonista del monologo assiste inerme agli eventi che colpiscono lui e chi gli sta intorno, obbligandolo ad entrare precocemente nel complesso mondo dei grandi. Il flusso di coscienza che si consuma sul palcoscenico è dunque un goffo tentativo di comprensione, una disperata e infantile negazione di ciò che è stato, nonché una protezione verso l’esterno e le sue brutture.
Durata spettacolo: 50 minuti
19 e 20 LUGLIO ore 19 📍 alle S.E.R.R.E.
DÉJÀ VU / TERLIZZI
di Alessandro Businaro
con Ilaria Martinelli e Tano Mongelli
Usiamo l’espressione déjà vu per definire la sensazione di aver già vissuto in qualche modo ciò che sta accadendo ora, un collasso temporale che coinvolge passato-presente-futuro. Per Alessandro Businaro, regista e creatore di questo progetto, un momento chiaramente identificabile con il déjà vu è quello da lui provato durante le sagre, feste in cui i cibi locali sono al centro di una tradizione collettiva. Durante questi rituali sociali, il cibo diventa un elemento magico, che permette a una comunità di mantenere viva la propria identità.
Nasce così Déjà vu, una performance partecipativa che si concentra sul rapporto tra ritualità e cibo, su come questo rapporto possa plasmare l’identità di una comunità.
Durata spettacolo: 90 minuti
19 LUGLIO ore 21:30 📍 Vivaio TRICARICOG
CA-NI-CI-NI-CA
con Greta Tommesani e Federico Cicinelli
CA-NI-CI-NI-CA è un progetto di ricerca e uno spettacolo sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali. Come comunicare le radici sistemiche dello sfruttamento lavorativo? Far impietosire le persone è l’unico modo per comunicare queste cause e spingere le persone all’azione? Quale azione e con quali rapporti di potere? Ci sono elementi in comune a esperienze di lavoro in settori differenti per quanto riguarda le cause dello sfruttamento e le modalità con cui ci rapportiamo al lavoro: l’ossessione alla produttività e alla performatività, il conseguente autocontrollo e autosfruttamento. Che ruolo ha l’immaginazione, il mediocre, il tempo perso in contrapposizione alla performatività?
Durata spettacolo: 60 minuti
20 luglio ore 21.30 📍 alle S.E.R.R.E.
MADRI
di Diego Pleuteri
con Valentina Picello e Vito Vicino
Un ragazzo torna a fare visita alla madre durante un pomeriggio di pioggia. Una volta in casa trova il salotto pieno di scatole, sparse sul tavolo, per terra, sopra le sedie. Fra di esse, la donna si muove continuando a parlare. Dalle scatole cominciano a emergere vecchi album di fotografie, romanzi, piccoli inquietanti scarafaggi difficili da uccidere. E mentre la loro indagine continua, i due, sempre con leggerezza, si ritrovano a raccontarsi le loro debolezze, le loro stanchezze e le loro paure. La paura della solitudine, come la paura degli altri. La paura di dimenticare e di essere dimenticati. Sospesi fra sogno e realtà, azione e pensiero, madre e figlio sprofondano inconsapevolmente nel loro inconscio, finché, una volta spogliati di tutto, la donna ritrova le parole che aveva scordato, restituendo a entrambi la loro intimità.
Durata: 75 minuti
20 luglio ore 23.00 📍 alle S.E.R.R.E.
INDIAN WELLS – No one really listens to oscillators Tour
in collaborazione con Secolare Festival
Indian Wells è il moniker dell’artista di musica elettronica Pietro Iannuzzi, originario del sud Italia.
Il lavoro di Wells trae ispirazione dal suo background culturale legato a elementi di isolamento geografico, sociale e politico, da cui scaturisce un modo concettualmente ed emotivamente guidato di comporre musica elettronica. No One Really Listens to Oscillators è il quarto album di Indian Wells ed esplora il concetto di “incompiuto”, sia in relazione a sé stessi, che all’arte, all’architettura e all’ambiente circostante.
- Direzione artistica Michele Altamura
- Direzione tecnica Michelangelo Volpe
- Organizzazione Francesca D’Ippolito
- Illustrazione e grafica Roberta Cagnetta
- Ufficio Stampa Francesco Mazzotta
Per partecipare agli eventi puoi:
Acquistare il tuo biglietto o abbonamento su
https://www.diyticket.it/festivals/447/vivaio-coltivare-il-teatro-in-citta
📞 Per info: 340 5088491 e vivaio.terlizzi@gmail.com
Contatti per la stampa
Michele Altamura | michelealtamuravqm@gmail.com | 327.4415151